Tanta buona musica, i dati in tempo reale della stazione meteo di Montese, le immagini delle webcam della zona e qualche buon consiglio!

Adsl nelle Selva

Lo spunto per questo post arriva direttamente dalla discussione sul tema banda larga aperta sulla pagina We Love Montese su Facebook alla quale ho partecipato cercando di dare qualche chiara informazione in merito alle diverse tipologie di connessioni possibili oggi a Montese e qualche spunto su quelle possibili (speriamo) in un vicino futuro. Facendo riferimento a quanto scritto in quei post, credo che l’informazione sulla materia oggetto di discussione, la banda larga, sia fondamentale per comprendere bene l’intero discorso. E’ anche necessario fare alcune precisazioni, sempre nell’intento di correggere chi, pur non volendo, finisce per scrivere cose inesatte aumentando la disinformazione.

Bene, possiamo partire con il primo mito da sfatare: la banda larga non è arrivata oggi a Montese come scritto sul giornale o nei volantini al bar, ma è per nostra fortuna già presente da circa 3 anni tramite il servizio wireless con tecnologia Hiperlan offerto da Wifidivision, soggetto privato che a sue spese ha installato una dorsale di ponti radio che copre buona parte dell’Appennino bolognese e modenese. Quello che arriva oggi non è altro che un servizio analogo (la tipologia di connessione è sempre wireless con tecnologia Hiperlan) offerto da un soggetto privato, Acantho (=Satcom=Hera), che fornisce connettività sfruttando l’infrastruttura messa in piedi dalla Regione Emilia-Romagna con soldi pubblici tramite il progetto Lepida. Di seguito trovate un riassunto delle tariffe dei due operatori che, paragonate ai normali costi di adsl via cavo, risultano molto più alti e con caratteristiche decisamente inferiori.
E qui sorge il primo problema: i costi. Guardando l’offerta di mercato, i costi delle connessione wireless sono normalmente più cari di quelle via cavo, quindi chi si avvicina a queste soluzioni dovrà mettere in conto di pagare qualcosa in più per avere una connessione meno performante della normale offerta di mercato delle connessioni via cavo. Lo so, anche a me sembra una palese ingiustizia, ancora più grande se penso che l’infrastruttura su cui Acantho eroga il suo servizio è stata pagata con soldi pubblici. Il discorso non vale per Wifidivision che ha investito anche sulla realizzazione della dorsale, ma almeno da Acantho mi sarei aspettato costi più bassi.

Ok, d’accordo, poniamo il caso che riteniamo la connessione a internet fondamentale e decidiamo di investire i nostri soldi in un contratto annuale con uno degli operatori attualmente presenti in zona (premesso che abitiamo in vista a un ponte radio, se no ce la scordiamo la connessione a banda larga!).
Perché qualche volta (ultimamente spesso per quanto riguarda Wifidivision) la nostra connessione cade inspiegabilmente, magari proprio mentre stavamo acquistando online o mentre abbiamo assolutamente bisogno di mandare quella mail importante o di aggiornare il nostro sito?
Questa è una delle problematiche delle reti wireless con tecnologia Hiperlan. Non sono stabili, sono soggette a sbalzi di corrente, in parte anche a forti perturbazioni ed essendo basate su un certo numero di ponti radio posizionati sui crinali del nostro appennino spesso vanno giù lasciandoci senza connessione per pochi secondi, per qualche minuto o per parecchie ore. Questo è un grosso problema, ma è intrinseco alla tecnologia utilizzata per la trasmissione che è abbastanza limitata anche sulla banda disponibile (attualmente non più di 3 Mbit/sec).

Di fronte a tutto questo cosa possiamo fare? Chiaramente è necessario segnalare il problema al fornitore e, se il disservizio è prolungato, si può arrivare a chiedere anche un rimborso, ma secondo me non è sufficiente. Dobbiamo arrivare ad avere connessioni stabili, performanti e a costi accessibili a tutti. L’unica tecnologia in grado di offrirci questo è il cavo in rame che arriva già nelle nostre case con il telefono. Ma allora qual è il problema? Facciamolo subito! Piano, gente, non è così semplice. Per poter usufruire di un servizio via cavo le centrali telefoniche dalle quali partono i doppini che arrivano nelle nostre case devono essere collegate (preferibilmente in fibra ottica) ad altre centrali che hanno capacità e risorse per portarci la banda larga. E questo, purtroppo, è solo un pezzo del problema. L’altra parte è la verifica delle condizioni dei doppini e delle centrali che, se troppo vecchi o malandati, fanno degradare di molto le prestazioni della connessioni via cavo creando parecchi problemi all’operatore (Telecom) che si vede costretta ad investire di più.
Detto questo, le centrali telefoniche del vicino comune di Castel d’Aiano sono da pochi giorni collegate alla dorsale in fibra che passa da Vergato. Il collegamento è stato realizzato posando la fibra fino a Rocca di Roffeno passando da Cereglio. Il pezzo che collega Rocca di Roffeno a Castel d’Aiano, a quanto mi risulta, è stato realizzato fuori terra via palo.
La fibra è quindi molto vicina, a pochi km da noi, perché non andiamo a prendercela? E’ questo l’invito che mi sento di rivolgere all’amministrazione comunale, che, rea di non essersi interessata all’argomento fino ad oggi, potrebbe risollevarsi portando la proposta nelle opportune sedi e facendosi interlocutore privilegiato del territorio per la realizzazione di questo importante servizio.
Bisogna veramente capire che questo è uno dei più grossi investimenti che oggi è necessario fare per il nostro piccolo paese.

Altri 2 miti da sfatare:
1) a Maserno e Castelluccio c’è l’adsl via cavo, perché a Montese no? Ne abbiamo già parlato a suo tempo su questo blog, la notizia fece abbastanza clamore, ma rimango dell’idea che è molto meglio essere coperti dalla connessione wireless di Wifidivision o Acantho piuttosto che dall’adsl offerta da Telecom nelle frazioni di Maserno e Castelluccio. Ma come si fa a chiamare adsl una connessione che va max a 640 Kb/sec? Per di più venduta allo stesso costo di una connessione 7 Mbit/sec disponibile per esempio a Castel d’Aiano!

2) le chiavette di Vodafone e Tim. Calcolando che non sono mai vendute con contratti flat (cioè attivi 24 ore su 24), ma sempre a tempo o traffico, sono abbastanza care e non sempre prendono bene il segnale (soprattutto all’interno delle abitazioni). E così so di gente che deve stare in bagno per navigare su internet o che esaurisce il tempo o il traffico prima del dovuto vedendosi costretti a spendere ancora di più di quello previsto dal piano tariffario. Non è questa la soluzione.

Se siete arrivati a questo punto del discorso siete stati bravi, significa che il problema banda larga a Montese vi interessa veramente. Se avete ancora voglia di proseguire nella lettura vi riassumo i costi e le offerte di banda dei due attuali gestori presenti sul territorio. Vi ricordo che la tipologia di connessione è la medesima e che prima di sottoscrivere un contratto con uno di loro dovete assicurarvi che la vostra casa o azienda sia coperta dal servizio (in pratica che il ponte radio sia perfettamente in vista).
Vi invito anche, se lo ritenete opportuno o se avete qualcuno a cui pensiate possa interessare, a condividere questo articolo. Se volete, potete anche utilizzare i bottoni di Twitter e Facebook presenti qui sotto.

Wifidivision offre 3 tariffe:
BRONZE 512 Kb/sec in down 128 Kb/sec in up banda minima 20 Kb/sec a 20 euro/mese (da non prendere neanche in considerazione, bisognerebbe chiedere l’abolizione di questa tariffa che è uno scandalo);

SILVER 1280 Kb/sec in down 256 Kb/sec in up banda minima 20 Kb/sec a 32 euro/mese(si inizia a ragionare);

GOLD 3,0 Mbit/sec in down 256 Kb/sec in up banda minima 64 Kb/sec a 45 euro/mese (ottimale).

Costo antenna: 150 euro + 30 attivazione + 80 installazione

Acantho (=Satcom=Hera) offre 4 tariffe:
ENTRY fino a 2 Mb/sec in up e down senza banda minima garantita, ma basata sulle prestazioni dell’intera rete che in pratica significa che se c’è molto traffico c’è meno banda per tutti senza una soglia minima. Il tutto a 29,90 euro/mese + 50 attivazione + 100 antenna;

FAMILY fino a 3 Mb/sec in up e down con banda minima a 256 Kb/sec a 39,90 euro/mese + 50 attivazione + 120 antenna;

BUSINESS fino a 2 Mb/sec senza banda minima garantita a 50 euro/mese + 41,66 attivazione + 100 antenna;

MICRO BUSINESS fino a 3 Mb/sec con 512 Kb/sec banda minima garantita a 60 euro/mese + 41,66 attivazione + 100 antenna.

Come vedete, questi sono i costi di mercato per questo genere di servizio basato su tecnologia Hiperlan che ha i noti problemi (oltre ai costi) già evidenziati, ma è sempre meglio che il NIENTE che ci sarebbe stato fino ad oggi! Questo RICORDIAMOCELO sempre e diamo merito a chi da 3 anni, seppur con fortune alterne, ci ha dato un assaggio di banda larga.
La connessione via cavo? Sicuramente ha costi inferiori ed è meno soggetta a problematiche di stabilità e banda, anche se attenzione alle parole di We Love Montese: una volta portata la fibra in centrale (come hanno fatto a Castel d’Aiano) tutto dipende dall’ultimo miglio, cioè dai doppini che dalla centrale arrivano nelle nostre case. Il rischio è che se sono messi male il servizio sia pessimo e, a quanto risulta, la situazione non sembra delle migliori. Comunque sia è altamente auspicabile che venga presa seriamente in considerazione anche questa soluzione, soprattutto ora che la fibra è arrivata nelle centrali telefoniche di Castel d’Aiano… è vicinissima!

Per ultimo, e qui chiudo, ricordo a tutti quelli che si lamentano delle prestazioni delle connessioni (di qualunque operatore e di qualunque tipo) che il download illegale di musica e video tramite rete p2p oltre che saturare la banda di tutti non può essere certo considerato un parametro per misurare la qualità di una connessione… attenzione, prima di lamentarsi bisogna essere sicuri di quello che si dice!

Chiedere prestazioni, stabilità, costi accettabili ai 2 attuali operatori (Wifidivision e Acantho) è lecito e doveroso, sapendo però che per una soluzione definitiva delle nostre problematiche di costi e servizi non c’è che un’unica strada: una connessione via cavo. Su questo un interessamento del Comune è auspicabile nel convincere, con le dovute maniere, Telecom ad investire anche nella nostra zona.

Ormai che ci siamo, viste anche le ultime decisioni del governo sulla famigerato decreto Pisanu, getto un altro sasso nello stagno… tanto nessuno sarà arrivato a leggere fino a qua: mi piacerebbe davvero che il mio Comune offrisse un punto di accesso pubblico e gratuito alla rete ( in termine tecnico un hot spot wi-fi). Se crede veramente che internet sia un diretto fondamentale lo dimostri. Per chi transita nel nostro paese per piacere o per lavoro e soprattutto per chi non se lo può permettere, sarebbe un servizio fondamentale. Con le recenti modifiche di legge si può fare con molte meno problematiche rispetto a prima.
Io penso sia davvero da realizzare!

Chi è interessato ad approfondire il discorso mi scriva tranquillamente, risposta assicurata!

Michele

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2 commenti su “Adsl nelle Selva”