Come si dice in questi casi? Il libro giusto nel posto giusto? Il libro giusto nel momento giusto?
Credo che entrambi i modi di dire siano giusti per descrivere quanto questo libro mi abbia dato e mi sia piaciuto, sicuramente aiutato dal contesto in cui mi trovavo tra la fine di giugno e l’inizio di luglio quando l’ho letto (una vacanza in Grecia, una casa sul mar Egeo), ma non solo.

E’ stata anche la storia appassionante, particolare e curiosa raccontata dal professore universitario di lettere classiche Daniel Mendelssohn che mi ha conquistato fin da subito, da quando suo padre (un matematico ottantunenne in pensione) decide di frequentare il suo seminario sull’Odissea e si siede in disparte nell’aula dove il figlio insegna cercando di coinvolgere giovani studenti spiegando loro una delle più grande storie mai scritte, un’impresa straordinaria di gesta eroiche ricca di significati e parallelismi che diventano sempre più chiari dopo che padre e figlio decidono di partire per una crociera a tema nel Mediterraneo che ripercorre i luoghi dell’epopea. E’ proprio durante questo viaggio che si ricompone tutto, che si trovano facilmente le spiegazioni sia del racconto scritto da Omero che del legame che lega un padre o a un figlio, un paradigma esistenziale che tramite la storia incredibile di Odisseo viene svelato e compreso da chiunque.
Leggetelo, è un’ottima occasione per rispolverare il grande capolavoro di Omero spiegato tramite una storia affascinante, a tratti commovente, talvolta amara che coinvolge padre e figlio nella riscoperta del profondo legame che li unisce.

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