Eh sì… Due… il seguito di Jack Frusciante è uscito dal gruppo. Non so da dove iniziare, pensate che l’ho comprato subito appena uscito e l’ho tenuto lì sulla pila dei libri da leggere per mesi. Avevo paura di rimanere deluso (tranquilli, non è successo), volevo prima rileggere Jack Frusciante (non l’ho fatto), aspettavo il momento giusto (questa estate è stata perfetta).
E quindi? Mi è piaciuto? Eccome, se mi è piaciuto!
Mi sono di nuovo intrippato come un adolescente dentro alla storia di Alex e Aidi, ho viaggiato con Alex e i suoi amici in giro per l’Europa ripercorrendo quello che è stato anche il mio Interrail, stesse tappe, stesse situazioni, stesse emozioni, ho sofferto per la storia con Aidi lontana in Pennsylvania e ogni lettera che arrivava dagli Stati Uniti a Bologna mi riempiva di emozioni, ho sorriso più volte riconoscendomi nell’uso di termini ed espressioni in uso in quella Bologna degli anni novanta che ho conosciuto e vissuto molto bene, sinceramente non credevo mi avrebbe fatto questo effetto molto positivo, oltre alla trama ho trovato la scrittura di Brizzi come sempre diretta, efficace, coinvolgente, capace di suscitare emozioni.
L’Aidi americana sa dire “I love you”, e le costa poco, perché non ha la forza spaventosa di un “ti amo” e nemmeno la schiettezza di un “ti voglio bene”
Ho letto Due in piscina a Montese, poco più di 300 pagine in poche ore sdraiato al sole su un lettino con le cuffie nelle orecchie ascoltando buona musica. E’ stato fantastico!

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