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Sim Sala Bim

Quando ho finito di comporre la playlist di luglio di RCB  era ormai tarda notte, faceva caldo, le finestre della casa erano tutte aperte e lasciavano entrare gli odori dell’estate.

Ho pensato di uscire in giardino mentre avevo ancora in mente le note di alcune canzoni ascoltate in cuffia. Sono uscito a piedi scalzi e ho provato subito un incredibile piacere nel contatto tra l’erba fresca e la pelle nuda, ho alzato gli occhi al cielo e ho potuto ammirato una grande luna piena.

Ho fatto qualche passo pensando che quest’anno ci sono meno lucciole nel campo vicino a casa, ma l’atmosfera rimane perfetta, è una di quelle sere in cui non andrei più a letto.

Torno a pensare ai brani selezionati per la playlist e, complice sicuramente anche il momento idilliaco, realizzo che hanno qualcosa di magico, un potere talmente forte in grado di produrre effetti reali. Non ho ancora scelto un titolo, ma visto che tra i brani selezionati c’è n’è uno dei Fleet Foxes dal titolo molto magico la scelta mi pare ovvia. Ecco a voi Sim Sala Bim, la playlist di luglio di Radio Casa Bastiano!

La magia inizia con Wrapped Around My Little Finger di Stephen Ridley, 23 anni, pianista. Ormai lo sapete che mi piace cominciare ogni playlist con il piede giusto, ma in questo caso ho davvero esagerato. Il ragazzo, conosciuto grazie al consiglio spassionato di un’amica, è davvero molto bravo. Da Londra, dove è solito esibirsi all’uscita della metro di Camden Town, ha pubblicato l’album Butterfly In a Hurricane ed è da poco venuto a Bologna per qualche concerto. Da scoprire, sia come artista che come persona, sono sicuro che non ne rimarrete delusi, parola di RCB!

A Song For A Son è una canzone del 2009 degli Smashing Pumpkins che tenevo lì da tempo in attesa che fosse il momento buono per utilizzarla in una playlist. E’ uno di quei brani in cui Billy Corgan ha il potere di farmi sognare, perfetto per uscire dalla melodia del pianoforte di Stephen Ridley, sufficientemente elettrico per farmi venir voglia di chitarre. Non voglio però rovinare il momento magico facendo prevalere il mio lato rock, preferisco virare verso una buona chitarra e la voce di Samuel dei Subsonica, Queen Of Sugar dei Motel Connection è il brano che meglio raccoglie lo spirito musicale di questa playlist che sta nascendo.

Sim Sala Bim – playlist di RCB – luglio 2012

  1. Wrapped Around My Little Finger – Stephen Ridley
  2. A Song For A Son – Smashing Pumpkins
  3. Queen Of Sugar – Motel Connection
  4. Small Mountain – Midlake
  5. Motion Picture Soundtrack – Radiohead
  6. Tornado (Acoustic) – Jónsi
  7. Black Water – Apparat
  8. Sim Sala Bim – Fleet Foxes
  9. Traction In the Rain – David Crosby
  10. Save It for Somebody Else  – Fink
  11. Two Against One (feat. Jack White) – Danger Mouse & Daniele Luppi
  12. Belly Full of Fire – Giant Sand
  13. Kiss Me – Tom Waits
  14. Dark Tears – Joe Henry
  15. Riding for the Feeling – Bill Callahan
  16. Questions for the Angels – Paul Simon
  17. When the Night Was Young – Robbie Robertson

Con Small Mountain dei Midlake entriamo nel territorio magico della playlist. La band texana narra storie di personaggi fantastici immersi in un passato ideale attraverso una musica contemporanea capace di fondere antico e moderno in modo perfetto.

Rimangono sul tema magia, musica moderna e mondi paralleli anche le cinque canzoni che seguono: Motion Picture Sountrack dei Radiohead che esprime in una canzone capolavoro tutto il senso di alienazione per questo mondo senza riuscire ad uscirne indenni come hanno fatto i Midlake nel brano precedente. Tornado (Acoustic) è invece la dimostrazione che la vita su altri pianeti (mi riferisco principalmente a quello tutto speciale di Jónsi) esiste e si sta benissimo. Transitando per Black Water di Apparat (che sembra tanto Jónsi e Sigur Ròs ecc.) si arriva finalmente a recitare la parola magica: Sim Sala Bim. La musica dei Fleet Floxes ha il potere di aprire tutte le porte della mente e trasformare i sogni e le emozioni in realtà.

Il miracolo continua con Traction In the Rain di David Crosby (dal passato, molto mistica) e Save It for Somebody Else di Fink (dal presente, sublime), mentre con Two Against One di Danger Mouse & Daniele Luppi (feat. Jack White) si torna decisamente con i piedi per terra. Nella sua semplicità, la musica diventa un po’ più incalzante e la voce di di Jack White fa il resto. Sulla scia, Belly Full of Fire dei Giant Sand è un brano ruvido che solo a tratti sa aprirsi alla melodia, mentre Kiss Me è di una bellezza commovente e mi restituisce il Tom Waits che preferisco.

Il finale è affidato a Dark Tears del bravo Joe Henry che dopo Tom Waits è perfetto, a seguire Riding for the Feeling di Bill Callahn che è un vero piacere sentire. Chiudono due mostri sacri della musica di tutti i tempi: Questions for the Angels di Paul Simon e When the Night Was Young di Robbie Robertson sono di una bellezza incredibile, magia alla stato puro… Sim Sala Bim!

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