Condivido volentieri quanto scritto da Luca Bottura sul Corriere della Sera in merito all’esultanza spropositata sotto la curva del Bologna da parte di Mattia Destro dopo aver segnato, a pochi minuti dalla fine, il gol del 2 a 2 nella partita contro la sua ex squadra (la Roma).
Lo faccio con piacere, a proposito QUI il link al simpatico articolo, perché anche a me non sono mai piaciuti quei giocatori che “per rispetto” non esultano per un gol segnato alla loro ex squadra o fanno addirittura dei gesti di scusa o delle facce tristi.
Sabato ho visto la partita insieme a mio padre, Taddeo e Giacomo, tre generazioni di tifosi rossoblù insieme a soffrire per le sorti della loro squadra. Seppur tifoso, mio padre dice che ho già rovinato i bimbi e che li ho destinati a soffrire, ma non ammette che lui parecchi anni fa ha rovinato me e si scorda di tutte le volte che mi ha portato allo stadio. Sappiate solo che l’anno scorso, quando ho portato allo stadio Taddeo per la prima volta, non è voluto venire… poi però si è ricreduto e alla fine insieme a Giacomo l’abbiamo convinto e così abbiamo visto tutti insieme il nostro Bologna tornare in serie A e le berrette rossoblu gliele ha comprate proprio lui ai bimbi!
Mi piace seguire il Bologna, è sempre stata la mia unica squadra fin da piccolo e normalmente non sono un tifoso agitato, ma vi giuro che quando Destro ha spiazzato il portiere della Roma ed è partito a festeggiare sotto la curva, un salto ed un urlo di esultanza sono partiti anche a me. Poi è vero che poteva anche non togliersela quella maglietta e metterci un po’ meno a tornare a centro campo così magari la prossima partita ne segnava un altro e continuava a migliorare, ma che ci volete fare: siamo tifosi del Bologna, soffriamo sempre e da troppo tempo, l’occasione era troppo bella per non festeggiarla!
Segnane ancora Destro, mi hai divertito ed emozionato, però rifallo solo quando vinceremo qualcosa di molto importante!