Facciamo il punto: siamo alla fine dell’anno 2015, ci troviamo a Montese in provincia Modena, Regione Emilia-Romagna.
Sono ormai anni che si parla di banda larga, qui come nel resto d’Italia. Nel tempo sono stati fatti anche importanti investimenti da Lepida per la posa della fibra ottica, progetto ormai dato per concluso da parecchi mesi, ed altri verranno fatti nel corso del 2016 per estendere l’infrastruttura anche alle frazioni di Salto, San Martino e San Giacomo.
Le connessioni internet attualmente disponibili per i cittadini del territorio sono prevalentemente offerte via ponti radio, solo nelle frazioni di Maserno, Iola e Castelluccio arriva una scarsa ADSL via cavo di Telecom Tim. Gli operatori mobili Vodafone e Tim offrono connessioni 4G abbastanza performanti ma sempre limitate nel traffico mensile, non adatte a chi necessita di connessioni flat senza limiti.
WiFi Division fu il primo operatore a portare a Montese un assaggio di banda larga. Lo fece 8 anni fa, nell’ottobre del 2007, ed ebbe il merito di liberarci finalmente dall’obsoleto modem 56k. All’inizio ebbe non pochi problemi, risolti con il passare del tempo ed oggi può contare su una buona copertura del territorio e su prestazioni migliori. Recentemente ha aggiornato le proprie offerte semplificandole in due: Home Base 25 euro al mese (fino a 4MB/sec in download e 512 KB/sec in upload Banda minima garantita 256KB in download ip statico incluso) e Home Advanced 40 euro al mese (fino a 7MB/sec in download e 1MB/sec in upload Banda minima garantita 512KB in download ip statico incluso). QUI trovate maggiori informazioni. A mio giudizio a WiFi Division manca ancora di continuità nell’erogazione del servizio e di un’offerta di vera banda larga (diciamo almeno dai 10 mb/s in su), anche se è apprezzabile il recente aggiornamento delle sue offerte.
Acantho è il secondo operatore arrivato a Montese ad offrire connessioni a banda larga. Attivo dalla fine di gennaio del 2011, ha portato inizialmente una ventata di novità offrendo connessioni molto performanti fino a 3 MB/sec in download e 2 MB/sec in upload per poi peggiorare sensibilmente mese dopo mese (o meglio, cliente dopo cliente) arrivando fino ad oggi senza mai aver rinnovato la propria offerta di banda che risulta sempre più stretta e scarsa, mentre i costi sono scesi a 27 euro al mese. Il punto di forza di Acantho rimane la grande continuità e stabilità della connessione, la nota sempre più dolente l’incapacità di offrire ai clienti connessioni che riescano a soddisfare le attuali esigenze. QUI trovate maggiori informazioni.
I limiti di entrambi i servizi rimangono, a mio giudizio, legati alla tecnologia di trasmissione utilizzata (Hiperlan, via onde radio) che necessita la visibilità perfetta tra il ripetitore dell’operatore ed il cliente e non permette una copertura totale del territorio (Acantho, per esempio, non ha mai coperto la zona artigianale di Montese e questo secondo me è stato un grosso errore). In più, tutte e due le offerte non si avvicinano neanche lontanamente a quella che da febbraio 2105 è la nuova definizione di banda larga, cioè 25 MB/sec.
Per finire la carrellata sugli operatori wireless, è attesa entro fine anno la messa in servizio dei ponti radio di Eolo, società del gruppo NGI che nel corso del 2014 ha vinto quattro bandi di gara del Ministero dello Sviluppo Economico (tramite la propria società di scopo Infratel Italia) per l’abbattimento del digital divide in Liguria, Marche, Emilia Romagna e Umbria ricevendo un finanziamento a fondo perduto di 20 milioni di euro per lo sviluppo della rete nelle 4 regioni. Sulla carta, Eolo sembra l’unico operatore in grado di offrire tagli di banda larga definibili come tali, infatti le sue proposte Eolo10 Plus, Eolo20 Plus ed Eolo30 Plus arrivano rispettivamente fino a 10, 20 o 30 Mega in download e fino a 1, 2 o 3 Mega in upload. In queste offerte, il traffico dati è sempre a banda piena per i primi 30, 40 o 50 GB/mese, poi illimitato a 3, 4 o 5 Mb/s, gli ip sono dinamici ed i prezzi sono di euro 24,50 per Eolo10 Plus, euro 32,90 per Eolo20 Plus ed euro 44,90 34,90 per Eolo 30 Plus. Sono disponibili anche altre offerte, QUI trovate tutte le informazioni, leggete bene i costi di disdetta da pagare una tantum al momento del recesso del contratto pari a 195,20€ nei primi due anni e 73,20€ dal terzo anno di abbonamento.
Per quanto riguarda la copertura via cavo, vi ho detto che solo alcune frazioni (Maserno, Iola e Castelluccio) sono da qualche anno raggiunte da Telecom Tim con un servizio venduto come una ADSL 7 Mega, ma in realtà la connessione non va al di là dei 640 kb/sec e questo credo dica ciò tutto. Ci aspettiamo grandi novità da Telecom Tim nel 2016 se deciderà di attrezzare la centrale di Viale dello Sport all’interno della quale arriva già la fibra posata da Lepida. Attualmente Telecom Tim sarebbe l’unica a poter coprire in modo capillare il territorio raggiungendo anche chi ha ostacoli non superabili nel vedere i ponti radio.
Questo è il triste stato attuale delle connessioni internet a Montese. Spero davvero che l’ondata di copertura a banda larga che dovrebbe travolgere il nostro paese, l’Italia, nel corso dei prossimi anni raggiunga anche Montese e che tutti, operatori, istituzioni pubbliche, aziende e cittadini si attivino e si adoperino per centrare un obbiettivo strategico ed importantissimo per il posto in cui viviamo.
Sono un po’ grandicello per farlo, ma ho due bimbi piccoli che spesso mi fanno tornare un po’ bambino: per vedere esaudito questo mio sogno quest’anno proverò a scrivere anche a Babbo Natale… chissà che non mi accontenti!